Almese, vigne vecchie in alto
Quando vendemmiare?
Il grado alcolico te lo da il mostimetro, l'acidità te la da il laboratorio di analisi: fino a qui non puoi sbagliare. Ma solo il palato ti può dare l'equilibrio organolettico dell'uva. Giuliano Bosio
Morena residuale di sinistra, di controspinta, dell’antico ghiacciaio della Val Susa.
  • Primo strato : lettiera di depositi organici, erbacei, fogliami, ecc. inerbita
  • Secondo strato: humus medio-sabbioso con altezze che variano da 0,50m. a 2m.
  • Terzo strato : sabbia, ghiaia e limo, spesso calcificati, con profondità dai 30m. agli 80m.
  • Quarto strato : roccia madre
La tessitura è grossolana, tendente al fine. La porosità è media. Potere assorbente : medio. Colore: grigio con  tonalità marroni. PH vicino al 7.
Temperato alpino con un valore di escursione termica media giorno/notte pari a 11° nei mesi di maturazione luglio, agosto, settembre e ottobre.
I dati medi annuali:
  • Tmin = 6,7°
  • Tmax = 17°
  • Precipitazioni : 900 mm
  • Umidità : 75%
  • Vento : 4 km/h

A Mezzogiorno con arco completo EST-SUD-OVEST.

La media giornaliera annua di soleggiamento (eliofania) è di 5,5h raggiungendo le 7h. medie nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.

VIGNE ALTE: filari a giropoggio, pendenza media 14%; altitudine 600m s.l.m.
VIGNE BASSE: filari a ritocchino, pendenza media 12%; altitudine 470m s.l.m.
Filari a spalliera, potatura ‘guyot’, distanza fra le file 2,80÷3m, distanza fra i ceppi 0,9÷1,2m., altezza primo filo 06÷0,7m.

Alla scoperta della materia prima

I vitigni

Vitigno di uva a bacca nera. Viene coltivato in Val Susa e Pinerolese ed in Savoia (F) dove lo chiamano Hibou noir (gufo nero). Si conosce sin dal XVI secolo.
Vitigno molto vigoroso, rustico. Il germoglio ha l’apice verde giallastro, lanuginoso. Tralcio verde chiaro. Foglie medio grandi a 5 lobi con lembi lanuginosi della pagina inferiore. Grappolo medio grande, allungato, piramidale, alato e tendenzialmente spargolo. Acino medio grande, buccia spessa e pruinosa, blu nera.
Maturazione mediotardiva. Soggetto ad acinellatura e medioresistente all’oidio ed alla peronospora. Invaiatura ad inizi agosto e vendemmia dal 20 al 30 settembre.
Se ne ricava un vino fresco, con interessante acidità, pochi tannini e pochi antociani. Il colore è un rosso rubino scarico, profumi di fruttato e di vegetale. In bocca è asciutto, acidulo, leggermente tannico.
La varietà fa parte della DOC VALSUSA ‘Avanà’, con base ampelografica del medesimo min.85% e resa massima di 70q./ha.
Vitigno di uva a bacca bianca. Veniva coltivato sulle colline moreniche della Bassa Val Susa. Se ne hanno notizie sin da metà dell’Ottocento. Si credeva scomparso. Negli anni Novanta del secolo scorso venne riscoperto e valorizzato da Giorgio Falca, viticoltore di Almese, che lo aveva nel cortile di casa, allevato a pergola.
Vite centenaria sopravvissuta alla fillossera. Negli anni Duemila la Facoltà di Agraria di Torino (oggi DISAFA) e il CNR ne conducono per anni studi e ricerche tanto in vigna che in cantina. Nel 2008 viene iscritto al Registro nazionale dei vini atti a produrre vino.
Ad inizio 2008 esce sul mercato la prima bottiglia ‘ufficiale’ di Baratuciat 100%, prodotta da G.Falca con il nome di ‘Cianisot’ e vinificata dalla cantina sperimentale del DISAFA.
L’etimologia del Baratuciat è incerta. Venne iscritto con tal nome perché così si chiamava ad Almese. L’analisi con i marcatori molecolari del DNA non evidenziò alcuna corrispondenza genetica con altri vitigni. Ad oggi sembra essere unico ed orfano di qualsiasi parentela.
È un vitigno molto vigoroso. Grappolo di forma conica o cilindrica, di piccole o medie dimensioni, generalmente compatto. Acino ovoidale. Buccia di medio spessore, molto pruinosa, di corol giallo verde che si trasforma in ambrato in piena maturazione. Polpa chiara e succosa. La conduzione in vigna è delicata per fenomeni di colatura e peronospora larvata in allegagione. Mediamente sensibile ad acinellatura, oidio, peronospora e botrite. Invaiatura ad inizio agosto e vendemmia dal 20 settembre ad inizio ottobre.
Il vino si presenta di color giallo paglierino, con riflessi verdognoli in gioventù, brillante.
Il profumo è intenso con note floreali di biancospino, sambuco, note erbacee di salvia, eucalipto ed erba tagliata, note fruttate di mela verde, ananas e pompelmo.
In bocca è equilibrato, sapido, asciutto con retrogusto persistente, leggermente mandorlato.
La varietà fa parte della DOC VALSUSA ‘Baratuciat’, con base ampelogragica del medesimo min.85% ed una resa massima di 70q./ha.
Vitigno di uva a bacca nera. Viene coltivato in Val Susa, Pinerolese e Savoia(F)con il nome di Persan. Si conosce da metà Ottocento.
È un vitigno di media vigorosità.
La foglia è medio piccola, spesso pentagonale. Lembo verde e punto peziolare rosato. Superficie lucida, denti corti a margini convessi.
Grappolo medio piccolo, conico o cilindrico con una o due ali, poco spargolo, ‘virgoletta’ detta becouette a fondo acino, peduncolo corto, violaceo.
Acino piccolo, ovoidale, buccia molto pruinosa di colore blu.

È di conduzione molto delicata, molto sensibile a peronospora larvata ed oidio in allegagione, sensibile a peronospora e oidio, da acino a piccolo grano di pepe in poi.
Invaiatura fine luglio. Vendemmia dal 15  a fine settembre.
Il vino si presenta di un colore rosso granato intenso, brillante.
Profumo di ribes rosso, lampone e viola.
In bocca è fresco, mediamente tannico, con acidità equilibrata, leggermente balsamico con note di amarena cotta, speziato nel finale. Retrogusto persistente.
La varietà fa parte della DOC VALSUSA ‘Becuét’, con base ampelografica del medesimo minimo 85% e resa massima di 70 q./ha.

Le vigne sono state messe a dimora nel 2020 e fra un paio d’anni vi mostreremo i risultati e racconteremo del vino.

Uno sguardo alle fasi della produzione

La produzione

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